martedì 28 dicembre 2010

Sorgono dubbi sulle origini dell'Homo Sapiens

Un gruppo di archeologi israeliani ha annunciato di aver trovato la più antica prova dell’esistenza dell’uomo moderno (Homo sapiens), e se la scoperta fosse confermata potrebbe sconvolgere le esistenti teorie sulle origini degli umani, a quanto riferisce The Huffington Post.
Scavando nella preistorica cava di Qesem nell’area centrale di Israele gli archeologi hanno trovato denti secondo loro risalenti a 400 mila anni fa e simili ad altri resti dell’Homo sapiens trovati in Israele.
L’importanza della scoperta sta nel fatto che i resti dell’Homo sapiens rinvenuti finora sono di 200 mila anni più recenti di quelli ritrovati nella cava e che quindi l’uomo moderno sarebbe esistito molto prima di quanto finora ritenuto.
”La nostra conclusione è davvero appassionante”, ha dichiarato l’archeologo Avi Gopher, la cui squadra di ricercatori ha esaminato i denti ai raggi-X e con la scansione CT e li ha datati in base agli strati di terra dove sono stati ritrovati.
Gopher ha sottolineato che per confermare la scoperta sono necessari ulteriori esami. ”Ma se fosse confermata cambierebbe l’intero quadro dell’evoluzione umana”, ha precisato.
Secondo le correnti teorie scientifiche l’Homo sapiens ebbe origine in Africa ed emigrò poi al di fuori del continente. Gopher, che ha esposto la scoperta sull’American Journal of Physical Anthropology, afferma invece che se i denti appartengono di fatto agli antenati dell’uomo moderno, ciò significa che questi ha avuto origine in Israele.
Sir Paul Mellars, un esperto di preistoria all’università di Cambridge, ha detto che le conclusioni di Gopher sono degne di nota e ”importanti” perchè i resti di quel critico periodo sono scarsi, ma ritiene prematuro affermare che i denti siano umani. ”E’ una possibilità piuttosto remota”, ha aggiunto.
I denti, ha proseguito, sono spesso inaffidabili per l’indicazione delle loro origini, e l’analisi dei resti di un cranio che fosse rinvenuto nella cava potrebbe con maggior certezza convalidare la scoperta degli archeologi giapponesi.
Dal canto suo, Gopher afferma che lui e la sua squadra continueranno a scavare nella cava con la speranza di trovare, appunto, resti di crani e frammenti di ossa.

Fonte: www.blitzquotidiano.it

mercoledì 22 dicembre 2010

Nasce l'oleodotto più lungo del mondo

Hanno 10 mesi di tempo le multinazionali interessate a costruire l'oleodotto che porterà gli idrocarburi dei Grandi Laghi sulle rive dell’Atlantico: lo dice alla MISNA l'ingegnere Alfredo Cestari, presidente del gruppo italiano che coordinerà la realizzazione della pipeline “più lunga del mondo”. “Il numero dei blocchi estrattivi interessati e le stime della produzione hanno già suscitato l’interesse di varie società – sottolinea il dirigente - e durante l’esecuzione del progetto i contatti potranno moltiplicarsi”. La settimana scorsa il Gruppo Cestari è stato incaricato dal governo di Kinshasa di “coordinare la costruzione” di un serpente di 6500 chilometri, che dovrebbe correre da nord a sud e da est a ovest. L’idea è “canalizzare tutti gli idrocarburi estraibili” del Congo centrale e orientale verso il terminale di Muanda, sull'Atlantico. Ai termini dell’accordo, l’esame di competenze, esperienze e solvibilità finanziaria delle società interessate dovrà essere concluso entro il prossimo ottobre. Nello stesso periodo è prevista la presentazione dello studio di fattibilità e di un rapporto "finale”. Ma al di là di passaggi obbligati e scadenze tecniche risaltano significati geopolitici e strategici. “Il progetto rappresenta un intervento di enormi dimensioni – sottolinea l’ingegner Cestari – del quale per ora è difficile quantificare il valore economico”. Tra un anno si vedrà più chiaro, anche perché saranno costituiti i consorzi titolari delle concessioni sui singoli giacimenti. Nell'intervista alla MISNA il presidente del Gruppo Cestari ipotizza il coinvolgimento di “imprese italiane attive nel settore dell’estrazione e della produzione”. Con molte probabilità è un implicito riferimento all’Eni, che l’anno scorso ha firmato un accordo per l’esplorazione e l’estrazione di idrocarburi sia nella regione della Cuvette centrale sia nelle province orientali, dal Lago Kivu al Tanganica. Possibile siano della partita anche la francese Total, l’inglese Tullow Oil e la cinese Cnooc, tutte società già presenti in Congo. A oggi in questo gigante d’Africa sono estratti appena 25.000 barili di greggio al giorno, per lo più nel sud-ovest che guarda l’Atlantico. Ma le speranze sono tante. Sul confine con l'Uganda il Lago Alberto custodirebbe riserve petrolifere per due miliardi di barili, mentre sempre nell’est si è aperta la corsa alle concessioni per il Lago Edoardo. Ora molto dipende anche dal Gruppo Cestari, una rete di otto società che in Congo e in altri paesi africani "progetta ed esegue" da anni "lavori di ingegneria civile per enti pubblici e privati".

Fonte: www.misna.it

martedì 21 dicembre 2010

Facebook verso l'acquisto da parte dei cinesi

Mark Zuckerberg è stato avvistato in Cina in compagnia della sua ragazza: i due erano negli uffici del proprietario del sito web cinese Baidu.com, Robin Li. L’incontro doveva essere segreto, ma le foto dell’ incontro sono state pubblicate su Twitter da un dipendente della Baidu, tal Wang Mengchen.
Cosa si siano detti Li e Zuckerberg non si sa, ma Kaiser Kuo, responsabile delle relazioni internazionali per conto della Baidu, dice che Robin e Mark si conoscono da tempo e le voci su di un imminente acquisto di Facebook da parte di Baidu sono da ritenersi prive di fondamento.

Fonte: www.blitzquotidiano.it 

lunedì 20 dicembre 2010

Il maltempo mette a rischio le vacanze di Natale

Natale a rischio per chi vola a Londra

Le piste dell'aeroporto parigino di Orly sono chiuse "a causa di una forte nevicata". Sempre a causa della neve in tutta l'Ile de France è stata bloccata la circolazione dei mezzi pesanti. A rischio le vacanze di Natale di milioni di persone. La situazione più critica si registra in Gran Bretagna dove Heathrow, il più grande aeroporto del Paese, registra gravi problemi destinati a durare diversi giorni.

Dopo i voli con Londra, ad essere penalizzati dal maltempo che sta interessando vari aeroporti del Nord Europa, sono ora a Fiumicino anche alcuni collegamenti con Francoforte e Parigi. Al Leonardo da Vinci risultano infatti soppressi tre voli per Francoforte, di cui due della Lufthansa e uno dell'Alitalia, ed altrettanti per Parigi operati da Alitalia e Vueling.

Ancora un giornata di gravi disagi dunque per chi viaggia in Europa con aeroporti chiusi, voli cancellati o dirottati, treni soppressi. A pochi giorni dal Natale i sogni di vacanze e di riunioni familiari si sono incrinati per l'ondata di freddo artico che ha colpito il Vecchio Continente.

A Londra, lo scalo internazionale di Heathrow ha riaperto le piste ma solo in teoria: nessun volo in arrivo ha potuto atterrare e solo a pochi jet è stato concesso il decollo. Tutta colpa del ghiaccio che si è formato nei parcheggi degli aerei e che ha reso pericoloso qualsiasi spostamento dei "bestioni dell'aria". Non solo a Heathrow il traffico si è fermato: Gatwick, il secondo aeroporto di Londra, ha riaperto con ritardi e voli sopressi. A Birmingham un volo per Islamabad è rimasto fermo sulla pista per oltre sei ore: ''La gente ha avuto attacchi di panico. Chi vomitava, chi accusava dolori al petto, e ugualmente non ci hanno fatto scendere'', ha detto alla Bbc un passeggero.

Disagi per tutti: perfino Madonna è rimasta coinvolta quando il suo volo da New York che doveva atterrare a Heathrow è stato dirottato a Stansted e la pop star ha intrattenuto i compagni di viaggio facendo yoga nel corridoio della business class mentre il jet restava fermo sulla pista. Non è andata bene neanche a chi aveva scelto di viaggiare in treno. Sei Eurostar che collegano la Gran Bretagna alla Francia e al Belgio passando sotto la Manica sono stati cancellati ''a causa delle condizioni climatiche difficili nel Regno Unito'', hanno reso noto le ferrovie francesi Sncf, aggiungendo che non ci sono più biglietti da mettere in vendita a breve.

I convogli soppressi collegano in andata e ritorno Londra a Parigi (quattro viaggi in tutto) e Londra a Bruxelles (due viaggi). Per quanto riguarda gli altri treni sul continente, la Scnf prevede ritardi fino a un'ora e mezza sia in territorio francese che tra la Francia e il Benelux.

In Germania all'aeroporto di Francoforte i voli cancellati sono stati 560 mentre si preparano nuove forti nevicate. Un centinaio i voli soppressi a Monaco per lo più per problemi in altri scali come Amsterdam, Parigi, Bruxelles. 700mila persone avrebbero dovuto transitare nei due maggiori aeroporti di Parigi. Qui la Tour Eiffel è stata chiusa e un concerto di Lady Gaga cancellato. Roissy Charles de Gaulle ha funzionato al 60%.

Fonte: www.tgcom.mediaset.it

sabato 18 dicembre 2010

Grazie a un trapianto di staminali si guarisce dall'Hiv

Dei circa 33 milioni di persone che in tutto il mondo sono affetti dal virus dell’Hiv, sembra che uno sia riuscito a guarire in seguito ad un trapianto di cellule staminali a cui si è sottoposto nel 2007.
Come riportato dalla rivista scientifica Blood e dal sito della Fox News, Timothy Ray Brown, un siero positivo affetto da leucemia, è riuscito a sconfiggere il virus dell’Hiv in seguito ad un trapianto di cellule staminali di un donatore portatore di una rara mutazione genetica. Il gene sembra rendere i portatori immuni al virus e ha liberato il Signor Brown anche della leucemia.
Il dottore Anthony Fauci, che ha studiato per quasi 30 anni il virus dell’Hiv, nutre dei dubbi sull’effettiva attuabilità, e quindi sul successo, della pratica su larga scala.
“Non c’è niente di rivoluzionario in tutto questo”, ha detto Fauci. “Questa è una situazione molto singolare e poco praticabile per un semplice motivo. Il donatore non solo deve essere compatibile con chi riceve il trapianto, ma deve anche avere un difetto genetico delle cellule che non manifestano il recettore di cui si serve il virus Hiv per entrare nelle cellule”.
Fauci ritiene quindi che quello che è successo al signor Brown non valga necessariamente anche per le altre persone affette da sieropositività. Questo perché il trapianto non solo è doloroso per il paziente, ma soprattutto perché il gene in questione è presente solo nell’1% della popolazione caucasica.
Il dottore Thomas Quinn, direttore del centro di salute John Hopkins, è convinto che questo può definirsi il primo vero caso di cura del virus Hiv e che aprirà le porte a nuovi modus operandi. Ma è anche convinto che quello a cui si è sottoposto Brown “è una procedura quasi fatale che doveva essere fatta per via della leucemia”: in altre parole è come chiedere a un “miracolo di ripetersi in futuro”.

Fonte: www.blitzquotidiano.it

giovedì 16 dicembre 2010

Per salvarsi dall'Apocalisse del 2012 bisogna rifugiarsi a Bugarach

Siamo molto preoccupati, su internet Bugarach è designato da molti esaltati come il luogo in cui bisogna essere alla fine del mondo per potersi salvare". A parlare è Jean-Pierre Delord, sindaco del paesino posto sui Pirenei nel sud-ovest della Francia. Il consiglio comunale ha dovuto affrontare il tema dell'Apocalisse per preparare la piccola comunità di 200 anime ad affrontare un'ipotetica orda di esaltati pellegrini.
Bugarach si trova ai piedi del maestoso picco dei Pirenei.Secondo il primo cittadino sono numerosi i francesi e gli stranieri ad aver già affittato una casa nel comune in vista della data fatidica, prevista secondo il calendario Maia per il dicembre del 2012. Molti americani avrebbero già prenotato il volo per fine 2012. Per non parlare delle associazioni che organizzano stage e escursioni a tema.

Secondo diverse teorie esoteriche, il picco di Bugarach, 1.231 metri sopra il livello del mare, non sarebbe altro che una delle "montagne sacre" del pianeta, uno degli unici luoghi che si salverebbero al momento della fine del mondo. Le leggende non si contano. Alcuni pensano che in questa regione di castelli vanno ricercati il santo Graal ed il tesoro dei Templari.

Diversi grandi scrittori, come Giulio Verne e Victor Hugo, vi si sarebbero recati in cerca di ispirazione. Persino l'indovino Nostradamus, che visse qui, entrerà prima o poi nella storia. Ma Bugarach lega il suo nome anche a presunti avvistamenti extraterrestri. Una leggenda dice che il celebre picco ospiterebbe basi sotterranee degli Ufo. "Queste storie risalgono ad una quarantina di anni fa - racconta il sindaco -. All'origine ci sarebbe un visionario che diceva di sentire il rombo dei motori dei vascelli interstellari proveniente dalle profondità del Bugarach... Se ne era persino parlato su una rivista di ufologia".

Fonte:  www.tgcom.mediaset.it

mercoledì 15 dicembre 2010

Il Premier del Kosovo Thaci è boss mafioso

Notizia shock dal Kosovo, fresco di elezioni. Il premier Hashim Thaci sarebbe a capo di un gruppo mafioso albanese responsabile del traffico di armi, di droga e di organi umani nell'Europa dell'Est. Questo recita il rapporto stilato dalla commissione d'inchiesta del Consiglio d'Europa sul crimine organizzato, che cita il nome di Thaci ben 27 volte in altrettante pagine.
Il capo del governo del Kosovo - anticipano il Guardian e la Bbc - viene indicato come il boss di un racket che ha iniziato le sue attività criminali nel corso della guerra del Kosovo proseguendole nel decennio successivo. Il rapporto, che conclude due anni di indagini e cita fra le sue fonti l'Fbi e altri servizi di intelligence, scrive che Thaci ha esercitato un "controllo violento" nell'ultimo decennio sul commercio di eroina.
Uomini della sua cerchia sono accusati di aver rapito uomini e donne serbe al confine con l'Albania per ucciderli e privarli dei reni, venduti poi al mercato nero. Il rapporto di Dick Marty sarà presentato domani ai diplomatici europei dei 47 paesi membri del Consiglio d'Europa.

Fonte: www.tgcom.mediaset.it

mercoledì 8 dicembre 2010

Spot fuori luogo di Vespa durante il film "Cenerentola"

ROMA - La scena romantica del ballo di Cenerentola era appena finita quando ieri sera, nel film Cenerentola in onda su Rai1, è comparsa la pubblicità. Aperta da un trailer di Porta a Porta (in onda a seguire) con Bruno Vespa che annunciava il tema della puntata, dedicata alla scomparsa della giovane Yara e alla morte di Sarah Scazzi. Con parole di questo tipo: molte ragazzine si saranno commosse davanti a fiabe come Cenerentola, ma poi la loro vita viene spezzata come successo nei recenti casi di cronaca. Poi il film è proseguito, lasciando però una forte inquietudine in molti spettatori, tra cui presumibilmente tanti bambini. 

Il caso è stato stigmatizzato dall'Osservatorio per i diritti dei minori a cui si sono rivolti molti genitori oggi: "L'interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di Porta a Porta dedicata alla scomparsa di Yara e Sara è da considerarsi nefasta", denuncia il presidente dell'associazione Antonio Marziale, consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia. "Non è ammissibile - spiega Marziale - che una delle sempre più rare occasioni di intrattenimento dedicate ai bambini e alle famiglie debba essere funestata da uno spot inquietante, intitolato "Chi protegge i nostri figli?", un condensato di pochi secondi ad effetto in grado di generare apprensione tra i minorenni e gli adulti intenti a seguire il capolavoro disneyano".

Il presidente dell'Osservatorio continua: "Esistono leggi, per la
verità alquanto ambigue, che suggeriscono addirittura il divieto di messa in onda di spot pubblicitari durante i cartoni animati, ma laddove non arriva la legge dovrebbe sopraggiungere il buonsenso, la cui latitanza costituisce un segnale di deriva etica che nuoce gravemente alla salute del servizio pubblico radiotelevisivo". Per Marziale, infine: "Sarebbe indispensabile conoscere dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, on. Sergio Zavoli, la differenza che intercorre tra servizio pubblico ed emittenza privata".

Fonte: repubblica.it

Arrivano i "Google Ebooks"

Da oggi è ufficiale: si chiama Google eBooks quella che finora abbiamo chiamato Google Editions e si tratta della soluzione per acquistare i libri elettronici da Google, in alternativa alle altre piattaforme già esistenti (Amazon e dintorni). I libri sono letti in streaming: da oggi negli Usa si possono acquistare tre milioni di Google ebooks di cui 300 mila a pagamento, grazie agli accordi che Google ha stretto con i principali editori Usa, mentre gli altri sono tutti gratuiti perchè nel pubblico dominio.

"Il lancio negli altri Paesi, tra cui l'Italia perchè è uno dei mercati principali, è previsto nella primavera del 2011" ci spiega in un'intervista telefonica Gino Mattiuzzo, responsabile delle partnership strategiche di Google.

"Il prezzo di un ebook a pagamento su Google eBooks? Lo decideranno gli editori" spiega Mattiuzzo. Non c'è una soglia di prezzo, ma più o meno finora su Amazon gli editori si sono aggirati intorno ai 9,90 dollari.

Prima di acquistarli si può vedere una piccola anteprima. I prezzi dei libri sono decisi dagli editori e c’è una forma di adesione veloce alla piattaforma, anche online, utile sicuramente ai piccoli editori (si sottoscrive in Internet l’accordo e si mettono in libri in vendita sulla piattaforma).

"All'editore va il 52%, a Google il 48%, se si utilizza la nostra piattaforma, mentre se viene utilizzata una piattaforma diversa da Google eBooks al'editore va il 45% mentre il 55% va per la maggior parte alla libreria digitale che vende il libro, e Google si prende solo una commissione" spiega Mattiuzzo. Ma la percentuale della commissione non è resa nota.

Il modello di business è quello del "revenue sharing", cioè la condivisione degli utili, tenendo conto che Google eBooks è sul Cloud, è "device agnostic" ed è "open", cioè non è un sistema proprietario chiuso e permette di vendere gli stessi libri anche sulle altre piattaforme: ben 80 dispositivi compreso iPad e iPhone, ma non sul Kindle di Amazon. Anche se - dice Mattiuzzo - «saremmo contenti di lavorare con Amazon, siamo aperti a tutte le collaborazioni».

Insomma, l'arrivo di Google eBooks apre nuovi scenari e scuote il mondo dell’editoria digitale.

Amazon con Kindle a inizio 2010 deteneva circa il 90% del mercato (è da poco sbarcata anche in Italia).

La novità di Google eBooks è che l’utente non deve acquistare una copia digitale scaricabile del libro, ma una versione che rimane sempre a disposizione nella propria libreria elettronica e può essere letta anche offline. Dunque niente file Pdf o altri formati: per leggere i volumi acquistati dalla piattaforma basterà essere connessi a Internet attraverso un comune browser. Che lascia a Google la libertà di trasformare ogni libro in un’applicazione web e che consente la portabilità dei libri acquistati su qualunque dispositivo.

Google ha a lungo rimandato la messa sul mercato dell’ebook, a causa di problemi tecnici e giuridici che quest’estate avevano ostacolato l’uscita. Scott Dougall, direttore della produzione Google, ha sottolineato che a differenza della concorrenza qui gli utenti saranno in grado di acquistare i libri direttamente da Google o da più rivenditori online e aggiungerli a una libreria online legata ad un account via Internet.

"La strada che si sta delineando in Italia nel mercato dell'eBook è segnata da un'importante scelta da parte degli editori di uno standard unico di traduzione in formato digitale dei testi presenti nei loro cataloghi cartacei" ha dichiarato oggi poco dopo l'annuncio di Google Mauro Zerbini, amministratore delegato di Internet Bookshop Italia. "Il consumatore non vuole sentirsi obbligato all'acquisto di un eReader che sia vincolato a formati proprietari degli ebook e alla conseguente poca disponibilità di catalogo. Come abbiamo visto dai dati presentati dall'Aie (Associazione italiana editori) negli ultimi quattro mesi i titoli in formato eBook resi disponibili sulle diverse piattaforme presenti in Italia sono più che triplicati. La sensazione che abbiamo è che la disponibilità dei libri elettronici, fruibili sui diversi device, generi una nuova propensione alla lettura senza cannibalizzare il mercato del libro cartaceo. Ibs.it ha lanciato la sezione degli eBook sul proprio sito lo scorso maggio a Torino e ad oggi offre un catalogo di oltre 5mila titoli suddivisi tra classici e novità. Da pochi giorni abbiamo messo in prenotazione l'eReader LeggoIBS che sarà disponibile dal prossimo 20 gennaio. Un reader con connettività 3G gratuita che darà diretto accesso al catalogo sempre aggiornato di Ibs.it."

Fonte: www.lastampa.it